La Russia continua la guerra: "Non è il momento della diplomazia, prosegue la via militare"

Mosca, Dmitry Peskov: al momento non ci sono i presupposti per una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina e quindi la Russia può raggiungere i suoi obiettivi «solo per via militare».

La Russia continua la guerra: "Non è il momento della diplomazia, prosegue la via militare"
Russia, propaganda sulla guerra all'Ucraina
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13 Marzo 2023 - 11.30


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Mosca, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha ribadito ancora che la chiusura diplomatica della guerra con l’Ucraina non è ancora in programma. Al momento non ci sono i presupposti per una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina e quindi la Russia può raggiungere i suoi obiettivi «solo per via militare», ha detto Peskov. Il portavoce di Putin ha poi parlato di Papa Francesco, che ha più volte confermato di voler andare in visita a Kiev e Mosca.

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«Dobbiamo aspettare una dichiarazione del Vaticano» ha risposto sinteticamente Peskov, dopo che sabato il Pontefice aveva ribadito di essere pronto ad «andare a Kiev, ma a «condizione di andare a Mosca. Vado in entrambi i posti o in nessuno dei due».

Poi l’apertura sulla presenza di Putin al prossimo G20 di Nuova Delhi. Il presidente russo Vladimir Putin «non esclude» di partecipare al vertice del G20 a New Delhi in settembre, «ma la decisione non è stata ancora presa».

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 L’idea avanzata in Ucraina di rinominare la Russia in Moscovia può essere trattata solo come una «curiosità ridicola»: lo ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta Ria Novosti. «Sai, questo probabilmente si riferisce a curiosità così ridicole. Se non sbaglio, ci sono già state molte battute del genere su questo. Non credo che sia necessario fare nuove battute», ha osservato Peskov.

«La Federazione Russa, non importa come la chiami, rimarrà una grande potenza, un grande Paese, e rimarrà la Russia», ha poi sottolineato Peskov. La proposta di rinominare la Russia in Moscovia è apparsa sotto forma la forma di una petizione su internet e a metà febbraio aveva ottenuto i 25.000 voti necessari per essere presa in considerazione. In seguito il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha incaricato il primo ministro Denys Shmygal di «esaminare a fondo» la questione.

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