Gerhard Schröder rimarrà nell’Spd. La domanda di espulsione dal partito dell’ex cancelliere tedesco è stata respinta anche in secondo grado dalla commissione arbitrale distrettuale di Hannover, come riporta Der Spiegel.
La richiesta di espulsione dall’Spd per Schröder era stata fatta da diversi membri del partito, a causa delle sue controverse dichiarazioni sulla guerra in Ucraina e delle sue attività commerciali con alcune aziende russe. Diverse organizzazioni del partito socialdemocratico avevano avviato nei suoi confronti un procedimento di espulsione, inizialmente respinto dalla commissione arbitrale del sottodistretto di Hannover. Ora il ricorso è stato ora integralmente rigettato.
La richiesta di espulsione è «infondata», si legge nelle motivazioni della commissione arbitrale riportata da Spiegel. Per l’espulsione, un membro del partito «dovrebbe aver violato gli statuti, i principi o le regole del partito o essersi reso colpevole di un atto disonorevole o aver disatteso la solidarietà all’interno del partito. Questo non può essere determinato con sufficiente certezza», recita ancora la nota.
«È possibile che i massimi politici tedeschi abbiano valutato erroneamente i pericoli della dipendenza dalle forniture energetiche russe negli ultimi 25 anni. Ciò vale anche per altri politici dell’Spd e di altri partiti, cosa che in alcuni casi è anche pubblicamente riconosciuta. Tuttavia, accusare l’opponente di tale errore di valutazione va troppo oltre», ha affermato ancora la commissione arbitrale distrettuale di Hannover.Ex Ilva: Bonelli (Avs), si calpesta per legge salute tarantini
