Nazionalisti contro revanscisti. E il risultato è l’odio. Le forze russe hanno sequestrato libri ucraini da biblioteche e scuole nel territorio occupato di Lugansk e li hanno bruciati negli impianti di riscaldamento. A denunciarlo è il National Resistance Center, un’organizzazione gestita dalle forze speciali ucraine, citato dal Guardian.
A Rovenky, occupata dai russi, i libri ucraini, in particolare la letteratura, vengono bruciati in massa, secondo la denuncia. In precedenza, ai delegati russi nella Lugansk occupata sarebbe stato ordinato di confiscare 365 edizioni di libri ucraini da scuole e biblioteche della regione, riferisce il Kyiv Independent.
La Russia sta compiendo uno sforzo deliberato per imporre narrazioni di propaganda ai bambini ucraini, attraverso l’istruzione nei territori occupati da quando ha lanciato la sua invasione su vasta scala dell’Ucraina.
Argomenti: guerra russo-ucraina