Quanto sta accadendo nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, è «un massacro compiuto dal governo di occupazione israeliano» con la complicità della comunità internazionale che resta in «silenzio». Lo ha dichiarato il portavoce della presidenza palestinese, Nabil Abu Rudeineh, commentando il blitz che, secondo l’ultimo bilancio dell’Anp, ha provocato 9 morti e 16 feriti.
Abu Rudeineh, citato dall’agenzia di stampa Wafa, ha aggiunto che «l’inazione ed il silenzio internazionale sono ciò che incoraggia il governo di occupazione a commettere massacri contro la nostra gente di fronte al mondo e a continuare la sua politica di escalation».
Sono almeno otto i palestinesi che sono stati uccisi in un raid dell’esercito israeliano nel capo profughi di Jenin, in Cisgiordania. Lo dichiarano funzionari del ministero della Sanità palestinese. Si tratta di uno degli scontri più sanguinosi degli ultimi mesi tra forze di Israele e palestinesi.
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