La guerra non si ferma: gli Stati Uniti e altri alleati occidentali premono su Kiev perché dia la priorità ad un’offensiva verso sud, utilizzando le nuove armi inviate dagli occidentali, invece di focalizzarsi sui sanguinosi scontri in corso a Bakhmut. Lo riferisce la Cnn, citando fonti americane ed ucraine.
Da quasi sei mesi, ucraini e russi si battono attorno a Bakhmut, in una battaglia sanguinosa che lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha paragonato a quella di Verdun nella prima guerra mondiale.
Ora gli americani suggeriscono agli ucraini di cercare di diminuire le perdite a Bakhmut, sottolineando il suo scarso valore strategico di questa città rasa al suolo dai bombardamenti, e pianificare invece l’offensiva a sud. Il messaggio è stato portato la settimana scorsa al Zelensky da tre alti funzionari dell’amministrazione Biden in missione a Kiev: il vice consigliere per la sicurezza nazionale, Jon Finer, la vice segretario di Stato Wendy Sherman, e il sottosegretario alla Difesa Colin Kahl.
Non è chiaro se Zelensky sia rimasto convinto. Persone a lui vicine hanno detto alla Cnn di ritenere che il presidente ucraino pensi che una vittoria russa a Bakhmut non sia inevitabile. Secondo Zelensky, mantenere Bakhmut darebbe all’Ucraina più possibilità di riprendersi l’intero Donbass, mentre una vittoria russa permetterebbe alle forze di Mosca di avanzare verso città strategiche come Slovyansk e Kramatorsk.
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