Guerra in Ucraina, una parte significativa della Ue chiede di aiutare l’Ucraina in questa fase decisiva. «È importante che gli alleati si coordinino e procedano uniti. Sono stati presi altri impegni importanti e resto ottimista anche per quanto riguarda i carri armati, poiché questo è ciò che è necessario: sarà il logico passo successivo».
Così la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola commenta le notizie dal vertice di Ramstein. Ritiene necessario un passo in più con i Leopard, tank tedeschi chiesti da Kiev: «Sono stati indicati perché sono numerosi, perché relativamente facili da mantenere, perché molti Paesi europei li hanno, e semplicemente perché l’Ucraina ne ha bisogno. Accolgo con favore la prontezza e gli impegni di Ramstein. Tuttavia, ciò di cui abbiamo urgente bisogno è leadership, accordo e un approccio unito per fornire carri armati Leopard 2 all’Ucraina. Ci sono molti Paesi europei pronti a farlo. Gli ucraini stanno coraggiosamente combattendo per la loro libertà e i nostri valori comuni. Hanno bisogno e contano su di noi. Non possiamo deluderli».
Metsola risponde anche sul cosiddetto Qatargate: «Il Parlamento poteva fare miglio, avrebbe dovuto fare meglio e farà meglio. L’ho promesso il 9 dicembre, il giorno in cui lo scandalo è scoppiato: laddove le regole non sono state applicate, laddove ci sono lacune o abusi, la nostra tolleranza sarà zero». In un colloquio con il Corriere della Sera sullo stesso argomento, Metsola sottolinea che «come presidente mi assumo l’impegno di riformare un Parlamento europeo in cui ci sono dei vuoti da affrontare, dove la chiarezza va accresciuta e bisogna pretendere apertura: è ciò che porterò in avanti fino al 2024».