Il Qatar usa il gas come arma di ricatto: le misure prese dal Parlamento europeo contro il Qatar, a cui è stato revocato l’accesso all’assemblea in relazione a un presunto caso di corruzione, avranno un «impatto negativo» sulle relazioni con l’emirato del Golfo e i rifornimenti globali di gas. È il monito arrivato da fonti diplomatiche di Doha.
«La decisione di imporre una tale restrizione discriminatoria al Qatar, limitando il dialogo e la cooperazione prima della fine del procedimento giudiziario, avrà un effetto negativo sulla cooperazione in materia di sicurezza regionale e globale, nonché sulle discussioni in corso sulla crisi energetica globale e sulla sicurezza», si legge in una nota.
Doha ammonisce in particolare le autorità belghe e insiste sulla «inaccuratezza» delle informazioni utilizzate. «Respingiamo fermamente le accuse che associano il nostro governo a cattiva condotta», si afferma in una dichiarazione di un diplomatico qatarino. «Il Qatar non è stata l’unica parte nominata nelle indagini, eppure il nostro Paese è stato esclusivamente criticato e attaccato», si prosegue. «Abbiamo osservato con grande allarme la condanna selettiva del nostro Paese di questa settimana», afferma la nota.
«È profondamente deludente che il governo belga non abbia fatto alcuno sforzo per impegnarsi con il nostro governo al fine di stabilire i fatti una volta venuti a conoscenza delle accuse».
La dichiarazione ha evidenziato inoltre il rapporto «stretto» tenuto fin qui con il Belgio. «Le nostre nazioni hanno collaborato durante la pandemia di Covid-19 e il Qatar è un importante fornitore di Gnl per il Belgio», si sottolinea.