“Il numero complessivo di arrivi irregolari nell’Ue è di circa 250mila quest’anno. Dico approssimativamente perché per alcuni confini contiamo anche i tentativi, non solo gli arrivi” da parte dei migranti, “ma il numero complessivo di domande di asilo presentate per la prima volta nell’Ue è 660mila, il che significa che la maggior parte dei richiedenti asilo stanno arrivando lungo altre rotte, principalmente in aereo o spostandosi all’interno dell’Unione Europea”. Lo dice la commissaria europea agli Affari Interni Ylva Johansson, durante un briefing con la stampa a Bruxelles. “Ed è per questo che è così importante che facciamo progressi sul patto per le migrazioni, in modo da disporre di una legislazione europea adeguata per affrontare questa situazione generale”, conclude.
Il vicepresidente della Commissione Europea Margaritis Schinas, in un punto stampa a Bruxelles alla vigilia del summit Ue-Balcani Occidentali a Tirana, sottolinea che l’ingresso di “Croazia, Bulgaria e Romania nell’area Schengen significa più controlli, non il contrario. E’ un mito ed è ingiusta la tesi secondo cui l’allargamento di Schengen allenterebbe i controlli: vuol dire avere più controlli e migliori”. La Commissione ha presentato un piano di azione per la rotta migratoria dei Balcani Occidentali, come già fatto per la rotta del Mediterraneo Centrale, basato su cinque pilastri e che comprende una ventina di azioni specifiche.