“Nel pomeriggio del 15 novembre, la Russia ha effettuato fino a 80 attacchi missilistici a lungo raggio, principalmente contro infrastrutture energetiche in tutta l’Ucraina. Si è trattato probabilmente del maggior numero di attacchi che Mosca abbia realizzato in un solo giorno dalla prima settimana dell’invasione”. Lo scrive, nel suo ultimo rapporto quotidiano sulla situazione sul terreno in Ucraina, l’intelligence Gb.
“Le munizioni – si legge ancora nell’analisi, divulgata dal ministero della Difesa di Londra – sono state lanciate da piattaforme aeree, marittime e terrestri. Anche se gran parte dei missili è stata intercettata con successo, l’Ucraina sta sperimentando una significativa diminuzione dell’energia disponibile sulla rete nazionale. Questo avrà un impatto sull’accesso della popolazione civile alle comunicazioni, al riscaldamento e all’approvvigionamento idrico”. “I continui attacchi di questa portata – conclude il rapporto – attingono profondamente alle riserve russe di missili da crociera convenzionali: il degrado dell’infrastruttura nazionale ucraina è diventato un elemento chiave dell’approccio strategico della Russia alla campagna”.
MISSILE SU KIEV – Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto due missili da crociera su Kiev. Lo ha riferito l’amministrazione militare della città su Telegram, precisando che non ci sono dati su vittime e danni e che le informazioni sono in fase di chiarimento.
ODESSA COLPITA DA MISSILE RUSSO – Il porto ucraino meridionale di Odessa è stato colpito questa mattina da un missile russo. A riferirne è stato il comando militare meridionale ucraino. Esplosioni, ha reso noto Ukrinform, sono state avvertite anche nella città di Dnipro.
ESPLOSIONI IN CRIMEA – Esplosioni sono state segnalate nella città di Dzhankoi, in Crimea. Ad essere colpito, secondo le notizie riportate dai media ucraini, che hanno dato l’annuncio, è stato un aeroporto russo. Citando Telegram, Ukrinform fa risalire le deflagrazioni alla tarda serata di ieri.