L’articolo 4 prevede che le parti si consulteranno qualora una di esse si senta minacciata da uno Stato terzo. Nello specifico, il testo dell’articolo recita: “Le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata”. La Polonia non ha per ora invocato l’articolo 4 della Nato. Non si sa al momento se intenderà farlo più avanti.
L’opportunità di una risposta, invece, è quando prevede l’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico, siglato nel 1949. “Le Parti convengono che un attacco armato contro uno o più di loro in Europa o Nord America sarà considerato un attacco contro tutti loro”. E’ la formula iniziale dell’articolo 5 del Trattato che vincola gli Stati membri alla difesa collettiva.
Di seguito il testo integrale dell’articolo 5 del Trattato. “Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell’esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall’art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l’azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l’uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali”.
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