Midterm, il Senato va ai democratici e Biden esulta: sconfitta la linea Trump
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Midterm, il Senato va ai democratici e Biden esulta: sconfitta la linea Trump

Nelle elezioni Midterm, Catherine Cortez Masto, democratica, è stata rieletta in Nevada. La sua vittoria regala ai democratici il controllo del Senato degli Stati Uniti,

Midterm, il Senato va ai democratici e Biden esulta: sconfitta la linea Trump
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13 Novembre 2022 - 10.42


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Uno schiaffo a Donal Trump e a tutta l’area golpista e cospirazionista della destra americana.

Nelle elezioni Midterm, Catherine Cortez Masto, democratica, è stata rieletta in Nevada.
La sua vittoria regala ai democratici il controllo del Senato. E’ quanto emerge dalle proiezioni dei media americani. “Abbiamo la maggioranza in Senato e ora ci concentriamo sulla Georgia”, afferma il presidente Joe Biden. “Non sono sorpreso dall’affluenza alle urne, ne sono molto contento perché ritengo che rifletta la qualità dei nostri candidati”.

Joe Biden si avvia a incontrare il presidente Xi Jinping “più forte” politicamente dopo l’esito delle elezioni di metà mandato, hanno commentato esponenti della Casa Bianca dalla Cambogia, dove si trova per il vertice dell’Asean.


 
“Gli elettori hanno respinto i repubblicani Maga”, dice trionfante il senatore liberal Chuck Schumer, che manterrà la leadership dei democratici in Senato. Il risultato del Nevada, dove il partito del presidente ha vinto anche la corsa a segretario di Stato con Cisco Aguilar, è un’ennesima doccia fredda per i repubblicani in queste elezioni di Midterm, alle quali si sono affacciati ottimisti prevedendo un’onda rossa.

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Così non è stato: i democratici hanno mantenuto il controllo del Senato e alla Camera sono in corsa per perdere molti meno seggi delle attese. Cortez Masto ha sconfitto Adam Laxalt, candidato sostenuto da Donald Trump, e regalato ai liberal il 50mo seggio in Senato, al quale si aggiunge il voto decisivo della vicepresidente Kamala Harris. I conservatori contano invece su 49 seggi. Da assegnare ne resta solo uno ma sarà deciso il 6 dicembre dal ballottaggio in Georgia fra il democratico Raphael Warnock e il repubblicano Herschel Walker.
 


La pesante sconfitta del Grand old party in Nevada si somma a quelle in Arizona e Pennsylvania, e alimenta le polemiche interne al partito che appare sempre più spaccato. “E’ morto. E’ tempo di seppellirlo e costruire qualcosa di nuovo”, ha twittato il senatore conservatore Josh Hawley dopo l’esito del voto in Nevada. I candidati appoggiati da Trump hanno perso tutti o quasi al voto e proprio l’ex presidente è ritenuto da molti conservatori, inclusa Fox, ex megafono del tycoon, il responsabile della debacle repubblicana. Trump da giorni respinge le accuse e contrattacca: secondo indiscrezioni è impegnato in una girandola di telefonate per scariche la colpa della sconfitta sul suo nemico Mitch McConnell.

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I repubblicani restano comunque i favoriti per conquistare la maggioranza alla Camera dei rappresentanti, a solo sette distretti dalla soglia di 218 seggi, ma il vantaggio potrebbe rivelarsi inferiore rispetto a quanto previsto nelle settimane che hanno preceduto le elezioni di martedì scorso. 
 


Il controllo del Senato è un’importante vittoria per Biden, che esce rafforzato dalle elezioni di Midterm andate per il partito ben oltre le aspettative e i precedenti storici. Il successo, è la provocazione di alcuni osservatori, potrebbe spingere Biden a ripensare a una sua eventuale candidatura al 2024. Fare un passo indietro gli consentirebbe infatti di lasciare avendo fatto la storia e all’apice del successo. Per Biden potrebbe essere una tentazione ma bisognerà attendere, come ha detto lo stesso presidente, gli inizi del prossimo anno per conoscere la sua decisione.

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