Guerra in Ucraina e lavorio diplomatico. La Russia ha chiesto una votazione a scrutinio segreto la settimana prossima sulla bozza di risoluzione in Assemblea Generale Onu promossa dagli Usa e dagli alleati occidentali, che condanna il suo «tentativo di annessione illegale» di parte di quattro regioni dell’Ucraina e afferma che le annessioni «non hanno validità ai sensi del diritto internazionale e non costituiscono la base per alcun cambiamento dello status di queste regioni».
Mosca ha già posto il veto ad una bozza simile in Consiglio di Sicurezza il 30 settembre, e così gli Stati Uniti hanno deciso di portare la questione all’Assemblea, dove le risoluzioni non sono giuridicamente vincolanti ma non c’è potere di veto. La sessione speciale inizia lunedì pomeriggio con una maratona di discorsi, e il voto è probabile non prima di mercoledì. Apparentemente Mosca spera di ottenere un sostegno maggiore se i voti dei Paesi non saranno pubblici. Un alto funzionario dell’amministrazione Usa intanto ha spiegato gli obiettivi di Washington: anzitutto che il documento venga approvato, inoltre vedere «chi voterà con la Russia, quanti Paesi sono disposti a votare no per questa risoluzione, e penso che quel numero sarà piuttosto basso».
La richiesta di Mosca del voto segreto, «non suggerisce un alto grado di fiducia nel risultato. È una mossa relativamente senza precedenti e non sono sicuro che ci sarà molto supporto, inoltre suggerisce un po’ di disperazione». «Sono fiducioso nel dire che questa risoluzione avrà il consenso di tutte le regioni del mondo – ha proseguito – Non saranno solo gli Stati Uniti e i nostri alleati europei, anche se non ho dubbi che ci saranno altri sforzi per persuadere i Paesi a non sostenerla».
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