Papa Francesco: "Disuguaglianze e ingiustizie provocano odio e terrorismo, dobbiamo fermarci"
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Papa Francesco: "Disuguaglianze e ingiustizie provocano odio e terrorismo, dobbiamo fermarci"

Papa Francesco: "Non permettiamo che il sacro venga strumentalizzato da ciò che è profano. Il sacro non sia puntello del potere e il potere non si puntelli di sacralità. Memori degli orrori e degli errori del passato, uniamo gli sforzi".

Papa Francesco: "Disuguaglianze e ingiustizie provocano odio e terrorismo, dobbiamo fermarci"
Papa Francesco in Kazakistan.
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14 Settembre 2022 - 09.14


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Papa Francesco ha partecipato al settimo Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali, a Nur-Sultan, in Kazakistan. Il suo appello è stato rivolto alla fine delle disuguaglianze, prima di toccare la questione delle guerre. 

”Fino a quando continueranno a imperversare disparità e ingiustizie, non potranno cessare virus peggiori del Covid: quelli dell’odio, della violenza e del terrorismo. E’ proprio l’indigenza a permettere il dilagare di epidemie e di altri grandi mali che prosperano sui terreni del disagio e delle disuguaglianze – ha aggiunto -. Il maggior fattore di rischio dei nostri tempi permane la povertà”.

“Dio è pace e conduce sempre alla pace, mai alla guerra – ha detto -. Impegniamoci dunque, ancora di più, a promuovere e rafforzare la necessità che i conflitti si risolvano non con le inconcludenti ragioni della forza, con le armi e le minacce, ma con gli unici mezzi benedetti dal Cielo e degni dell’uomo: l’incontro, il dialogo, le trattative pazienti, che si portano avanti pensando in particolare ai bambini e alle giovani generazioni. Esse incarnano la speranza che la pace non sia il fragile risultato di affannosi negoziati, ma il frutto di un impegno educativo costante, che promuova i loro sogni di sviluppo e di futuro”. 

Leggi anche:  Papa Francesco: "Chi fa le guerre con quale faccia si presenterà a Dio?"

Rivolgendosi poi direttamente agli altri leader religiosi, Francesco ha sottolineato che “è necessaria, per tutti e per ciascuno, una purificazione dal male”. “Purifichiamoci, dunque, dalla presunzione di sentirci giusti e di non avere nulla da imparare dagli altri – ha esortato -; liberiamoci da quelle concezioni riduttive e rovinose che offendono il nome di Dio attraverso rigidità, estremismi e fondamentalismi, e lo profanano mediante l’odio, il fanatismo e il terrorismo, sfigurando anche l’immagine dell’uomo”. “Non giustifichiamo mai la violenza”, ha aggiunto.

“Non permettiamo che il sacro venga strumentalizzato da ciò che è profano. Il sacro non sia puntello del potere e il potere non si puntelli di sacralità. Memori degli orrori e degli errori del passato, uniamo gli sforzi, affinché mai più l’Onnipotente diventi ostaggio della volontà di potenza umana”, ha aggiunto il Pontefice

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