Luigi Di Maio, intervistato da Il Foglio dopo la visita a Kiev, ha confermato la vicinanza dell’Italia al popolo ucraino. Secondo il ministro, in Italia c’è chi si è scordato dell’Ucraina.
“In campagna elettorale non si può pensare di spazzare via il terrore, la paura, la morte, il dolore che un intero popolo sta subendo, solo con qualche finto slogan”, ha detto il ministro, secondo cui “alcuni partiti e leader politici stanno cercando di nascondere la realtà. Si voltano dall’altra parte. Questa guerra, che ad alcuni sembra distante, ha invece effetti diretti anche in Italia”.
Secondo Di Maio, schierarsi dalla parte del presidente russo Vladimir Putin, “o peggio ancora essere ambigui, significa finanziare la guerra e alimentarla a oltranza. Schierarsi invece dalla parte dell’Ucraina significa difendere un popolo che sta subendo un massacro, e allo stesso tempo tutelare anche gli italiani dal ricatto sul gas russo. Per questo chiediamo con forza un tetto massimo al prezzo del gas”.
Il ministro e capo politico di Impegno Civico afferma di essersi recato a Kiev perchè è necessario difendere con tutte le forze le libertà, le democrazie e i diritti acquisiti. “Se poi in Italia c’è chi vuole cancellare libertà e democrazia, allora io non ci sto. Io voglio difendere il nostro popolo, il futuro dei nostri giovani, le libertà che i cittadini hanno conquistato”, ha affermato Di Maio, che conclude ribadendo il massimo sostegno italiano espresso anche ieri al presidente ucraino. “A Zelensky ho detto che come Italia non possiamo che continuare a incoraggiarlo, in tutti i modi, a resistere davanti a questa invasione”.
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