Com’era logico aspettarsi, l’attentato che ha portato alla morte di Darya Dugina, è usato dalle due parti in causa della guerra come arma di propaganda. E in una situazione del genere, ricercare la verità è un’impresa difficilissima. Dopo le accuse di Mosca a Kiev, è arrivata la risposta dei servizi ucraini.
Oleksii Danilov, segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, ha sostenuto che l’uccisione di Darya Dugina, figlia dell’ideologo del Cremlino Aleksandr Dugin, è stata una “esecuzione perpetrata dai servizi segreti russi e l’Ucraina non hanno nulla a che fare” con l’attentato che l’ha uccisa.
Danilov, parlando ai microfoni della tv ucraina Channel 24, ha smentito le accuse dei servizi segreti russi, che hanno accusato l’Ucraina della morte di Dugina. “Questa persona non ci importava davvero», ha detto Danilov. “L’Fsb”, ovvero il Servizio federale per la sicurezza della Russia, “è responsabile e ora diranno che è stato qualcuno dei nostri”, ha aggiunto. “Non siamo affatto coinvolti nell’esplosione che ha ucciso questa donna, è opera dei servizi segreti russi”, ha ribadito l’alto funzionario ucraino.
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