II professor Serghiy Volodymorovic Litvinenko, ordinario di Materiali nucleari alla facoltà di Fisica dell’università nazionale “Karazin” di Kharkiv, in un’intervista a La Repubblica ha parlato dei rischi relativi ai bombardamenti sulla centrale di Enerhodar, a Zaporizhizha.
L’esperto sostiene che un’esplosione delle centrale sia “difficile, ma non impossibile” ed è preoccupato che gli attacchi provochino “il danneggiamento dell’involucro protettivo, e una eventuale fuoriuscita della massa critica nucleare” che porterebbe danni enormi all’ambiente: “Siamo nel centro geografico dell’Europa, quindi dai monti Urali fino al Portogallo. L’avvelenamento radioattivo di questo territorio sconfinato è la mia più grande paura”.
“Non dimentichiamo che Enerhodar è la più grande centrale nucleare d’Europa, ed è tra le prime dieci al mondo per potenza”.
“Perciò in tutti e sei i suoi reattori c’è questa grande quantità di massa critica. In caso di incidente, sarebbe una catastrofe europea, come minimo, per non parlare del resto del mondo”. Il professore sostiene che sia necessario “far intervenire l’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Però, cosa potrebbero fare in concreto? È una questione politica, c’è una guerra in corso”.
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