Il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, ha confermato la partenza delle prime navi cariche di cereali dall’Ucraina, sottolineando però come ci sia bisogno che la Russia rispetti i propri impegni per fare in modo che l’attività di export prosegua indisturbata.
“Le prossime navi con grano ucraino sono cariche e pronte a partire. Se la Russia manterrà i suoi impegni nell’ambito dell’iniziativa sui cereali mediata dalle Nazioni Unite, il grano raggiungerà i clienti stranieri e aiuterà a domare i prezzi dei generi alimentari e scongiurare la fame. L’Ucraina resta impegnata a combattere l’insicurezza alimentare globale”.
Il caso del Libano
Il governo libanese ha autorizzato una nave siriana, che secondo l’Ucraina è carica di grano rubato dal suo territorio, a lasciare il porto di Tripoli e proseguire il suo viaggio verso la Siria, dopo essere stata trattenuta per una settimana. Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti libanese, Ali Hamie, su Twitter. “La nave siriana `Laodicea´, proveniente dalla Russia via Libano e diretta in Siria, è stata autorizzata a lasciare il porto di Tripoli dopo l’approvazione dei direttori dell’area portuale”, ha annunciato il ministro.
La decisione è stata presa nel rispetto dei “principi giuridici libanesi” e della “sovranità terrestre, marittima e aerea” del Libano, ha aggiunto Hamie. In precedenza, l’ambasciatore ucraino in Libano, Igor Ostash, aveva esortato Beirut a non consentire alla nave di lasciare il porto. La `Laodicea´, battente bandiera siriana, era ancorata al porto di Tripoli da giovedì scorso, con a bordo 10.000 tonnellate di farina di frumento e orzo.
L’Ucraina sostiene che il carico le sia stato rubato dalla Russia. Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha sanzionato la `Laodicea´ nel 2015 per la sua affiliazione col presidente siriano Bashar al-Assad, stretto alleato politico e militare di Mosca.
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