L’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, a margine della riunione a Bruxelles del Consiglio Affari Esteri, ha parlato della situazione in Ucraina. “Oggi ascolteremo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che ci illustrerà la situazione sul terreno”.
Nel Consiglio Affari Esteri”vedremo come continuare a sostenere l’Ucraina”. I ministri “discuteranno l’aumento del sostegno militare” a Kiev. “E sono sicuro che troveranno un accordo politico su questo”.
Il Consiglio, continua, discuterà anche delle “proposte” messe sul tavolo per “migliorare l’attuazione delle sanzioni già esistenti”, che includono “il divieto di importare oro” dalla Russia. Occorre “essere sicuri che le sanzioni sono efficaci, perché c’è un grande dibattito sulle sanzioni, sul fatto che starebbero colpendo noi più della Russia. Alcuni leader hanno detto che sono state un errore: io non credo”.
“E’ quello che facciamo – aggiunge – ed è quello che continueremo a fare. Alcuni dicono, per esempio, che hanno fatto salire il prezzo del petrolio”, ma da quando l’Ue ha deciso l’embargo sul petrolio russo “il prezzo del greggio è calato. Sarebbe bene che quando si dicono delle cose si cercassero anche delle evidenze – conclude – altrimenti ognuno può dire quello che vuole”.
Borrell si è poi detto fiducioso “che questa settimana sia possibile raggiungere un accordo per sbloccare il porto di Odessa e altri porti ucraini”. “La vita di decine di migliaia di persone – continua – dipende da questo accordo. Non è un gioco diplomatico, si tratta di una questione di vita o di morte, di rimanere esseri umani. La Russia deve sbloccare i porti e consentire l’esportazione dei cereali ucraini, altrimenti – sostiene- dovremo continuare a dire che usano il cibo come arma, senza alcuna considerazione per la vita umana”.
“Sappiamo che la Russia può usare il gas come un’arma contro di noi: lo ha già fatto, diminuendo le forniture, e mercoledì la Commissione discuterà delle prospettive delle forniture di gas”. “Ma sono cose diverse – aggiunge – non smetteremo di sostenere l’Ucraina e di imporre sanzioni alla Russia. Certo che c’è un rischio per le forniture di energia: lo sanno tutti e non da oggi. Ma nei prossimi giorni la Commissione prima e il Consiglio poi prepareranno tutti i piani necessari ad affrontare la situazione”.
“Dobbiamo avere pazienza strategica, resilienza strategica: non è una cosa che finisce in un giorno, in una settimana o in un mese”, sostiene, ribadendo che “bisogna continuare ad applicarle ogni giorno, vedendo come funzionano, chiudendo le falle, guardando cosa fanno i singoli Paesi. E’ un lavoro: non è solo l’annuncio. Poi vanno fatte e attuate, ed è un lavoro piuttosto importante da fare”.
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