A Nevosibirsk, in Russia, è sorto un memoriale spontaneo per ricordare Dimitry Kolker, lo scienziato morto dopo l’arresto, accusato di spionaggio. Kolker, malato terminale per un cancro al pancreas, era stato prelevato da una corsia di ospedale dalla polizia di Putin e sbattuto in cella.
Poi riportato in fretta e furia in ospedale per evitare che morisse in carcere. È morto tre giorni dopo l’arresto. Chi avva portato fiori e scritto pensieri per ricordarlo e per invocare libertà lo ha fatto rischiando molto. Nella Russia di Putin non ci vuole molto per essere etichettato come “agente straniero”.
Nel memoriale realizzato ai piedi del monumento ad un grande scienziato, c’erano pensieri anche per Anatoly Maslov, l’altro scienziato arrestato dai Servizi di Putin. Anche per lui l’accusa di spionaggio. Il mausoleo spontaneo è stato rimosso dalla polizia, rimasta a presidiare la zona.
Argomenti: guerra russo-ucraina