Russia, la Duma approva una legge che permette di vietare i media stranieri
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Russia, la Duma approva una legge che permette di vietare i media stranieri

La camera bassa del parlamento russo ha approvato una proposta di legge che permette di vietare i media stranieri, in risposta a provvedimenti simili già attuati da altri paesi verso i media di Mosca.

Russia, la Duma approva una legge che permette di vietare i media stranieri
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30 Giugno 2022 - 14.21


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La Duma ha approvato una proposta di legge che permetterà di vietare i media stranieri, un provvedimento motivato come risposta alle azioni intraprese da altri Paesi nei confronti dei media russi. Ora si aspetta che anche la Camera alta approvi rapidamente il testo, che poi arriverà al presidente Vladimir Putin per la firma. 

Negli ultimi mesi la Russia si è ripetutamente lamentata el fatto che i paesi occidentali stessero limitando in modo improprio i media russi vietando le loro attività o negando i visti ai loro giornalisti. Il testo chiede di consentire al procuratore generale russo di cancellare la registrazione dei media per aver diffuso «informazioni pubblicamente significative illegali, pericolose, inaffidabili o che esprimono una chiara mancanza di rispetto per la società, lo stato, la Costituzione della Federazione Russa, nonché mirato a screditare le forze armate russe».

All’inizio di giugno, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova ha chiamato i rappresentanti dei media Usa, inclusa Associated Press, per avvertire che potrebbe essere loro negato il rinnovo dei visti e degli accrediti. Molte testate giornalistiche straniere hanno sospeso o ridotto le loro operazioni in Russia in seguito all’approvazione a marzo di una legge che prevedeva fino a 15 anni di carcere per notizie che si ritiene screditino l’esercito russo.

Il ministero degli Esteri a maggio ha ordinato la chiusura dell’ufficio di Mosca della Canadian Broadcasting Corporation, finanziata dallo stato, in risposta al divieto canadese di RT, emittente russa controllata dallo stato. A febbraio, mentre la Russia ammassava truppe lungo il confine con l’Ucraina, all’emittente tedesca Deutsche Welle è stato ordinato di chiudere a Mosca dopo che la Germania aveva vietato la trasmissione dei programmi in lingua tedesca di RT. 

La Russia negli ultimi anni ha costantemente attuato una repressione del giornalismo indipendente. Dopo l’inizio del conflitto in Ucraina, molti importanti mezzi di informazione indipendenti hanno chiuso o sospeso le attività. Fra questi la stazione radio Ekho Moskvy e il quotidiano Novaya Gazeta, il cui editore, Dmitry Muratov, è stato l’anno scorso co-destinatario del Premio Nobel per la pace.

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