La situazione è grave ma non seria, direbbe Ennio Flaiano. Un discutibile scambio di ironia tra i leader del G7 e Vladimir Putin, sul vestiario e sul modo di presentarsi in un pubblico di quest’ultimo, ha acceso un botta e risposta tra i due schieramenti. Ad iniziare è stato Boris Johnson che, all’interno del castello bavarese di Elmau, aveva detto che tutti potevano togliersi i vestiti per «far vedere che siamo più forti di Putin».
La palla era stata raccolta, senza sforzo apparente, dal Premier canadese Justin Trudeau, secondo cui i leader avrebbero potuto cercare di emulare le immagini di Putin, con l’immagine di una cavalcata a torso nudo. «Oh, yes. Una cavalcata è la cosa migliore», ha aggiunto von der Leyen. «Dobbiamo mostrare loro i nostri pettorali», la conclusione di Boris Johnson, che non sembra al massimo della forma fisica e apprezzare l’alcol, a giudicare quantomeno dai subject delle mail che inviava agli ospiti dei suoi party a Downing street.
Vladimir Putin ha così risposto ai leader dei Paesi del G7.
I nove (oltre ai leader dei sette Paesi anche la Presidente della Commissione Ue e il Presidente del Consiglio Ue) offrirebbero uno “spettacolo disgustoso” se si spogliassero, ha detto Putin da Ashgabat, dove si è recato per il vertice dei Paesi del Caspio che si è tenuto, intorno a un tavolo rettangolare enorme, con i 5 leader dei Paesi rivieraschi rigorosamente in giacca e cravatta, abbassando ulteriormente il livello del dibattito.
Contrariamente a lui, i capi di Stato e di governo dei sette Paesi a economia più avanzata, non fanno sport, esercizio fisico, abusano di alcol e hanno pessime abitudini, ha aggiunto. “Non so come vogliano spogliarsi, se sotto o sopra la cintura. Ma penso che in entrambi i casi sarebbe uno spettacolo disgustoso”.
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