La tensione tra Washington e Pechino continua a salire, soprattutto ora che gli Usa hanno imposto sanzioni a cinque aziende cinesi, accusate di sostegno all’esercito russo. Lo riferisce il Global Times, aggiungendo che la misura ha causato una dura reazione del governo cinese.
“La Cina ha svolto un ruolo costruttivo nella promozione dei colloqui di pace e non ha fornito assistenza militare a nessuna delle parti in conflitto”, ha replicato l’ambasciata cinese a Washington. Le aziende colpite dal provvedimento sono Connec Electronics, World Jetta, con base a Hong Kong, Logistics Limited, King Pai Technology e Winninc Electronics.
L’inserimento nella blacklist statunitense implica che i fornitori di queste aziende avranno bisogno di una licenza da parte del Dipartimento del Commercio Usa per potere rifornirle. Nella misura sono incluse anche altre 31 aziende di Russia, Emirati Arabi Uniti, Lituania, Pakistan, Singapore, Regno Unito, Uzbekistan e Vietnam. In totale, delle 36 aziende coinvolte, 25 hanno impianti in Cina.
Argomenti: guerra russo-ucraina