Mariupol, la disumanità degli sgherri di Putin: abbattuti 1.300 edifici senza rimuovere i cadaveri dalle macerie
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Mariupol, la disumanità degli sgherri di Putin: abbattuti 1.300 edifici senza rimuovere i cadaveri dalle macerie

Lo ha fatto sapere il sindaco Vadym Boychenko: i corpi dei residenti di Mariupol uccisi nei combattimenti sono stati portati in discarica insieme alle macerie.

Mariupol, la disumanità degli sgherri di Putin: abbattuti 1.300 edifici senza rimuovere i cadaveri dalle macerie
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11 Giugno 2022 - 12.52


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 Disumanità dei putiniani: a Mariupol le forze russe hanno distrutto e finito di abbattere 1.300 edifici residenziali, senza rimuovere centinaia di cadaveri rimasti sotto le macerie. Lo ha fatto sapere il sindaco Vadym Boychenko. “Il numero reale di cadaveri sotto le macerie della case distrutte – ha scritto sul canale Telegram del Comune – è spaventoso. Tra le 50 e le 100 persone sono rimaste uccise e 1.300 palazzi sono stati abbattuti”.

 Il primo cittadino – fuggito da Mariupol verso il territorio controllato dall’Ucraina -, afferma che in un primo tempo «gli occupanti hanno coinvolto i residenti di Mariupol nello smantellare con cura le macerie» ma quando poi hanno visto il numero effettivo di corpi che venivano trovati hanno immediatamente fatto allontanare i residenti locali.

«Il numero reale di cadaveri sotto le macerie delle case distrutte è spaventoso – scrive Boychenko sul canale Telegram del Consiglio comunale di Mariupol.

Il sindaco aggiunge che poiché la demolizione degli edifici è stata effettuata indiscriminatamente, i corpi dei residenti di Mariupol uccisi nei combattimenti sono stati portati in discarica insieme alle macerie.

Il Comune di Mariupol ritiene che almeno 22.000 residenti della città ucraina sudorientale siano stati uccisi durante i primi tre mesi di guerra. «Purtroppo il numero reale delle persone uccise potrebbe essere molto più alto di quanto riportato», secondo Boychenko. 

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