L'Onu: "Sei russi non consentono la riapertura del porto di Odessa ci sarà una grave carenza di cibo"
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L'Onu: "Sei russi non consentono la riapertura del porto di Odessa ci sarà una grave carenza di cibo"

Lo ha detto il capo del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, David Beasley riferendosi all'intreccio tra crisi alimentare e guerra in Ucraina.

L'Onu: "Sei russi non consentono la riapertura del porto di Odessa ci sarà una grave carenza di cibo"
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23 Maggio 2022 - 19.40


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La crisi alimentare globale potrebbe peggiorare se il porto ucraino di Odessa non venisse aperto, afferma un funzionario delle Nazioni Unite. Ma tutto dipende dalla Russia che ha creato un vero e proprio blocco navale e ricatta l’Onu.

Il mondo deve affrontare una “tempesta perfetta dentro una tempesta perfetta” ha detto il capo del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, David Beasley riferendosi all’intreccio tra crisi alimentare e guerra in Ucraina.

Beasley ha spiegato che attualmente il mondo sta affrontando un rialzo del prezzo del cibo che legato ai problemi relativi ai fertilizzanti e alla produzione alimentare” potrebbe portare a una grave carenza di disponibilità di cibo”. Se il porto di Odessa non verrà aperto, ha aggiunto, la situazione è destinata ad aggravarsi.

Ci sono 49 milioni di persone in 43 paesi che stanno “bussando alla porta della carestia” e il mondo si troverebbe ad affrontare carestia, destabilizzazione e migrazione di massa se non riuscissimo a superare il problema, ha Beasley detto parlando in un panel al World Economic Forum a Davos.

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Beasley ha sottolineato che “ci sono abbastanza leader a Davos questa settimana per porre fine alla fame nel mondo”.

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