Ucraina, l'acciaieria Azovstal è caduta: "La struttura è sotto il controllo dei russi"
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Ucraina, l'acciaieria Azovstal è caduta: "La struttura è sotto il controllo dei russi"

Anche l'ultimo soldato ucraino ha lasciato la struttura di Mariupol, chiudendo così una lunga fase di combattimenti durata 86 giorni.

Ucraina, l'acciaieria Azovstal è caduta: "La struttura è sotto il controllo dei russi"
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21 Maggio 2022 - 10.13


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L’acciaieria Azovstal, dopo 86 giorni di combattimenti è caduta davanti all’esercito russo. La struttura di Mariupol, occupata dai soldati ucraini, è adesso in mano alle forze di Mosca.

L’impianto è “totalmente sotto il nostro controllo”, ha annunciato in serata la Difesa russa, dopo che il ministro Serghei Shoigu ha comunicato al presidente Vladimir Putin “la fine dell’operazione e la completa liberazione” della fonderia. In meno di 100 ore dall’inizio delle evacuazioni, un totale di 2.439 combattenti ucraini si è arreso consegnandosi al nemico, come ordinato del resto dallo Stato maggiore di Kiev visto che era “impossibile sbloccare” lo stallo “con mezzi militari”, ha spiegato il presidente Volodymyr Zelensky.

I russi “potrebbero aver sovrastimato il numero dei difensori ucraini che sono stati evacuati dalla Azovstal per massimizzare il numero di prigionieri di guerra russi che possono essere scambiati con i soldati ucraini o per evitare l’imbarazzo di dove ammettere che hanno tenuto un assedio di mesi contro soltanto ‘centinaia’ di soldati ucraini”: lo afferma il think tank militare statunitense American Institute for War Studies (Isw). Gli esperti militari americani rilevano inoltre che i soldati russi avrebbero “riguadagnato alcune posizioni prese dalla controffensiva ucraina a nord della città di Kharkiv”. Infine, osservano, “le forze russe si stanno probabilmente preparando per una più grande controffensiva ucraina e per un conflitto prolungato sull’asse meridionale”.

Le altre fasi della guerra

Sale a 6 il bilancio dei civili uccisi nei combattimenti in corso da ieri nel Lugansk. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai su Telegram. “Sei persone sono morte e sono in corso combattimenti alla periferia di Severodonetsk”, afferma Gaidai, precisando che nell’attacco di ieri mattina su una scuola a Severodonetsk “due persone sono morte sul colpo, altre 3 sono in ospedale”, tutti “membri della stessa famiglia”. “Inoltre, un uomo e una donna sono morti la sera vicino alla loro casa a Severodonetsk. Due donne sono state uccise dai bombardamenti russi a Lysychansk e Privilege”.

Interrotto il flusso di gas verso la Finlandia

Intanto la fornitura russa di gas naturale alla Finlandia è stata oggi interrotta, ha affermato la compagnia energetica statale finlandese Gasum dopo che il paese nordico ha rifiutato di pagare il fornitore Gazprom in rubli. “Le forniture di gas naturale alla Finlandia in base al contratto di fornitura di Gasum sono state interrotte”, ha dichiarato la compagnia finlandese in una nota aggiungendo che il gas sarà ora fornito da altre fonti attraverso il gasdotto Balticconnector, che collega la Finlandia all’Estonia.

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