Ucraina, la Ue propone sanzioni per Kirill. La risposta degli ortodossi russi: "Non ci facciamo intimidire"
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Ucraina, la Ue propone sanzioni per Kirill. La risposta degli ortodossi russi: "Non ci facciamo intimidire"

Nei giorni in cui Papa Francesco sta provando ad aprire un canale con il Cremlino, le risposte del Patriarca ortodosso e le sanzioni proposte dalla Ue contribuiscono ad aumentare la tensione.

Ucraina, la Ue propone sanzioni per Kirill. La risposta degli ortodossi russi: "Non ci facciamo intimidire"
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4 Maggio 2022 - 12.11


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La Commissione Europea ha aggiunto il nome del Patriarca ortodosso Kirill tra le personalità sanzionabili, nell’ottica della guerra in Ucraina. Immediata è arrivata la risposta della Chiesa ortodossa.

“Il patriarca Kirill proviene da una famiglia i cui membri sono stati sottoposti per decenni a repressioni per la loro fede e posizione morale durante i giorni dell’ateismo militante comunista, senza temere reclusione e repressioni”, scrive il portavoce della Chiesa ortodossa, Vladimir Legoyda, sul suo canale Telegram. “Quindi bisogna essere completamente estranei alla storia della nostra Chiesa per intimidire il suo clero e i suoi credenti inserendoli in alcune liste”

Kirill: “La Russia non ha mai attaccato nessuno”

In un sermone nella Cattedrale dell’Arcangelo al Cremlino riportato da Interfax, Kirill ha parlato ancora di guerra. “Noi non vogliamo combattere nessuno. La Russia non ha mai attaccato nessuno. Sorprendentemente, un Paese grande e forte non ha mai attaccato nessuno, ha solo protetto i suoi confini. Dio conceda che il nostro Paese rimanga forte, potente e amato da Dio fino alla fine dei tempi”

Il patriarca ha poi pregato perché Dio “rafforzi la fede, la pietà e la saggezza del popolo e dia la forza di lavorare sempre, vivere e, se necessario, combattere per preservare lo stile di vita libero e indipendente del popolo e della Russia”. 

“Possa Dio salvare il suolo russo dalla faida e dall’invasione straniera e rafforzare il credo ortodosso, che è l’unica forza spirituale capace di unire veramente il nostro popolo. Crediamo che Dio ci concederà la sua misericordia e la sua grazia, anche durante questi tempi turbolenti”

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