Un altro attentato a Tel Aviv, il terzo in poche settimane, che ha causato la morte di 2 persone e il ferimento grave di altre 10. Il luogo dell’attacco è stata Dizengoff Street, strada piena di bar e ristoranti, solitamente affollata il giovedì sera. Secondo Amichai Eshed, comandante della polizia di Tel Aviv, l’attentatore ha aperto il fuoco all’interno di un bar affollato intorno alle 9 di sera per poi fuggire rapidamente.
Due delle persone rimaste ferite sono morte in ospedale. Lo hanno riferito fonti dell’Ichilov Medical Center, dove si trovano gli altri 10 feriti, su alcuni di essi i medici si stanno prodigando per salvar loro la vita. L’autore dell’attentato è stato alla fine localizzato e ucciso: lo ha riferito la radio militare israeliana secondo cui si trovava nel centro di Jaffa (Tel Aviv), nelle vicinanze di una moschea. Si tratta di un palestinese, ha precisato la radio. Ha aperto il fuoco sugli inseguitori ed è stato colpito a sua volta, secondo una versione preliminare dell’accaduto.
La polizia aveva avviato nell’intera zona una caccia all’uomo, edificio per edificio, appartamento per appartamento, per catturare il responsabile dell’attentato. Il portavoce della polizia, Eli Levi, all’inizio ha parlato di due terroristi ma notizie successive hanno indicato la presenza di un solo attentatore. La polizia – secondo i media – aveva una sua foto, raccolta dalle telecamere di sicurezza: maglietta e pantaloni neri, zaino blu. L’emittente Channel 13 aveva riportato che l’attentatore sarebbe stato un cittadino palestinese del nord della Cisgiordania.
Le autorità avevano invitato la popolazione della zona a restare chiusa in casa vista la situazione in atto, anche per non intralciare sia la ricerca delle forze di sicurezza sia i soccorsi. Truppe dell’esercito – comprese unità di élite – hanno affiancato gli agenti nella caccia all’uomo.
Le immagini dell’attentato, rimbalzate sui social – il giovedì sera in Israele è il giorno della settimana più festaiolo – mostrano un clima di terrore al momento degli spari, con la gente impaurita che scappa all’impazzata nelle strade adiacenti. In particolare, in uno dei bar colpiti, gli avventori seduti ai tavoli fuori si scaraventano all’interno per sfuggire ai colpi.
L’attentato per ora non è stato oggetto di rivendicazioni. Anche se in un comunicato ufficiale Hamas ha definito eroico l’attentato di Tel Aviv: “Ci opponiamo ai tentativi di imporre un carattere ebraico a Gerusalemme, e all’ingresso di ‘coloni’ nella moschea al-Aqsa. Siamo determinati a difendere Gerusalemme col sangue e col fuoco”. ”Noi salutiamo quella operazione – ha detto Mahmud a-Zahar, uno dei leader storici del movimento – che è una conseguenza della continua aggressione nella nostra terra e nei nostri Luoghi santi”. Il Jerusalem Post riporta che anche il movimento per la Jihad islamica ha celebrato l’attacco, definendolo “un chiaro messaggio all’occupazione che deve fermare le sue incursioni alla moschea di al-Aqsa”.
Nella notte era arrivata la condanna del Segretario di Stato Usa Antony Blinken. “Condanniamo con forza l’attacco terroristico in Israele. Siamo con le vittime e le loro famiglie” ha scritto in un tweet il responsabile degli Esteri di Washington.