Ucraina, Di Maio: sequestri agli oligarchi russi per un totale di 900 milioni di euro
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Ucraina, Di Maio: sequestri agli oligarchi russi per un totale di 900 milioni di euro

Il ministro degli esteri Luigi Di Maio ha evidenziato il rigore dell'Italia nell'applicare le misure contro la Russia: "Siamo stati tempestivi e rigidi, e continueremo ad esserlo"

Ucraina, Di Maio: sequestri agli oligarchi russi per un totale di 900 milioni di euro
Luigi Di Maio
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1 Aprile 2022 - 12.48


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Il ministro degli esteri Luigi Di Maio in un’intervista al quotidiano tedesco Bild, ha evidenziato la puntualità italiana nell’applicazione delle sanzioni contro la Russia: “Adempiamo con rigore ai nostri obblighi internazionali sulle sanzioni e quindi anche sui sequestri delle proprietà in Italia delle persone listate, che non si limitano ai beni mobili. Ad oggi parliamo di un valore complessivo che si aggira intorno ai 900 milioni di euro. Siamo stati tempestivi e rigidi, e continueremo ad esserlo”.

“Come ho avuto modo di confermare alla Ministra Baerbock in occasione del nostro incontro martedì, l’Italia è disponibile a contribuire agli sforzi negoziali in atto, nel ruolo di garante in possibili soluzioni di neutralità per l’Ucraina e offrendo la propria esperienza in tema di modelli di tutela delle minoranze”. “Come la Germania, anche l’Italia, ha sempre sostenuto e continuerà a favorire una soluzione diplomatica della crisi in Ucraina, che riteniamo l’unica via per una pace sostenibile ma che purtroppo non ha finora trovato spazio”, aggiunge.

“Oggi il dibattito sulla riforma della governance economica dell’Unione attraversa una fase molto importante. Dovremmo concentrarci anzitutto sui numerosi punti di incontro già emersi e sul bisogno di conciliare stabilità e crescita, per giungere presto a un quadro più credibile e seriamente applicato”.

Di Maio ha precisato: “L’aggressione russa contro l’Ucraina impone anche su questo fronte la massima compattezza europea”, aggiunge, sottolineando che “la definizione di un nuovo quadro di regole è resa ancora più necessaria dall’accresciuta necessità di investimenti per i beni pubblici europei strategici e per l’accelerazione della transizione energetica”.

“Alla luce del mutato contesto geopolitico e delle nostre priorità condivise in materia di clima, energia e difesa sarà fondamentale raggiungere un ampio accordo e sono convinto che vi siano tutti i presupposti per farlo nel pieno rispetto delle rispettive sensibilità nazionali. Spero – conclude – che ciò avvenga già nei prossimi mesi, in linea con gli auspici della Commissione europea”.

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