Tantissime le persone colpite dalla guerra in Ucraina, ben 18 milioni. Di queste 6,7 milioni sono sfollati interni e quasi 3 milioni sono fuggiti dal Paese. Lo scrive l’Organizzazione mondiale della sanità in un report in cui spiega anche che “le catene di approvvigionamento sono state gravemente interrotte e le scorte di medicinali stanno finendo. Gli ospedali stanno lottando per fornire l’assistenza ai malati e ai feriti”.
Allo stesso tempo però, riporta la Cnn, l’Oms teme che la guerra in Ucraina possa peggiorare la pandemia di Covid-19 e sta cercando di fare di più per limitare la diffusione delle malattie infettive. Il timore è che con la guerra in Ucraina possa peggiorare la pandemia di Covid-19 e l’Organizzazione sta cercando di fare di più per limitare la diffusione di malattie infettive.
Sempre secondo la Cnn, mentre i casi nella regione sono in calo rispetto alla settimana precedente, ma c’è un rischio significativo di un numero maggiore di forme gravi della malattia e di decessi a causa del basso tasso di vaccinazione contro il Covid-19 in Ucraina (al 34% secondo Our World in Data) e tra le persone in fuga dalla guerra, spesso verso aree con altrettanto bassi tassi di vaccinazione. Secondo dati diffusi ieri dall’Oms e riportati dalla Cnn, in Ucraina e nei Paesi limitrofi tra il 3 e il 9 marzo sono stati confermati 791.021 nuovi casi di Covid-19 e si sono registrati 8.012 decessi.
Dall’inizio della guerra, in Italia sono già arrivati 35mila profughi, di cui 17mila donne e 14mila minori. Lo fa sapere il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, intervistato da Radio 24, che spiega che da questo punto di vista ci si sta muovendo: “stiamo dando assistenza dal punto di vista sanitario, mettiamo a loro disposizione ovviamente il vaccino, non solo contro il Covid, ma anche contro il morbillo e la poliomielite”.
Argomenti: covid-19