L'ex consigliere spirituale di Trump: "Putin spinto da Dio ad attaccare l'Ucraina, c'è un ampio piano divino"
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L'ex consigliere spirituale di Trump: "Putin spinto da Dio ad attaccare l'Ucraina, c'è un ampio piano divino"

Greg Laurie, pastore che faceva parte del circolo dei consiglieri spirituali di Donald Trump, la guerra in Ucraina ha "una valenza profetica". E lui non è il solo evangelico ad avere una visione apocalittica

L'ex consigliere spirituale di Trump: "Putin spinto da Dio ad attaccare l'Ucraina, c'è un ampio piano divino"
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10 Marzo 2022 - 19.01


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 Per Greg Laurie, pastore che faceva parte del circolo dei consiglieri spirituali di Donald Trump, la guerra in Ucraina ha “una valenza profetica”. E il predicatore della mega chiesa della California non è il solo esponente evangelico americano che vede nel conflitto in corso il segnale dell’avverarsi di profezie, anche apocalittiche. Pat Robertson ,fondatore del Christian Broadcasting Network, è arrivato a dire che Vladimir Putin è stato “spinto da Dio” ad attaccare l’Ucraina, mossa che farebbe parte di un più ampio piano divino.

A riprova di come in alcuni ambienti cristiano conservatori americani si stia guardando alla tragedia che si sta svolgendo in Europa cercandovi segnali di avverarsi di profezie bibliche, il “Rapture Index”, un indice che “misura” le attività considerate come presagi della fine del mondo, è a 187 punti su 200. Dopo l’11 settembre era arrivato a 182 punti.

Già negli anni ottanta, esponenti del movimento evangelico Usa erano convinti che Mikhail Gorbaciov fosse l’Anticristo, anche a causa della voglia sul volto dell’ex leader dell’Urss che per loro era “il segno della bestia” satanica. Forse Putin “è l’Anticristo dei nostri giorni”, ha Jeff Kinley, pastore che scrive profezie in Arkansas, intervistato dal Christian Broadcasting Network, anche se l’Anticristo descritto dalla Bibbia riuscirà a portare il mondo dalla sua parte, mentre ora la maggior parte del mondo è ostile al presidente russo. 

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 Basandosi sull’interpretazione del libro delle Rivelazioni, gli evangelici aspettano il momento della Rapture, cioè la fine del mondo e il ritorno sulla terra di Cristo che porterà in cielo i credenti lasciando indietro i non credenti.

Ed in questa narrativa la Russia ha avuto spesso un ruolo, spiega Matthew Avery Sutton, docente della Washington State University e autore di “American Apocalypse: A History of Modern Evangelicalism.

In particolare viene ricordato il best seller del 1995 “Left Behind: A Novel of the Earth’s Last Days” (Lasciati indietro, il romanzo degli ultimi giorni della terra) scritto da Jerry B. Jenkins e dal pastore evangelico Tim LaHaye, in cui la Russia, considerata come la moderna Magog, attacca Israele per una nuova tecnologia, innescando così la fine dei tempi.

“L’ossessione apocalittica ritorna in momenti di crisi – sottolinea Sutton – siamo in un altro momento in cui si fa ricorso alla profezia per dare un senso alle cose che succedono”.

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