La Germania interviene sulla crisi dei migranti: "Dobbiamo aiutare la Polonia"
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La Germania interviene sulla crisi dei migranti: "Dobbiamo aiutare la Polonia"

Bruxelles biasima il "disperato tentativo del regime di Lukashenko di usare le persone per destabilizzare l'Ue". Le forze armate polacche hanno sparato gas lacrimogeni sui migranti

Migranti al confine tra Bielorussia e Polonia
Migranti al confine tra Bielorussia e Polonia
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9 Novembre 2021 - 09.12


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Si aggrava ancora di più la crisi dei migranti al confine tra Polonia e Bielorussia, il confine dell’Unione Europea dal resto dell’Europa.
Il ministero della Difesa bielorusso ha negato le accuse della Polonia, secondo cui Minsk sta coordinando un’ondata di migranti verso il confine polacco. “Il ministero della Difesa bielorusso considera le accuse della parte polacca infondate e prive di fondamento”, ha affermato in una nota, accusando a sua volta Varsavia di far salire “deliberatamente” la tensione.
Da parte sua, il ministro degli interni bielorusso, Ivan Kubrakov, ha dichiarato che i migranti che si trovano al confine con la Polonia non hanno violato la legislazione nazionale e la loro presenza sul territorio bielorusso è egale.
“Non sono state rilevate violazioni della legge da parte dei migranti. Sono legalmente in territorio bielorusso”, ha detto Kubrakov all’agenzia ufficiale bielorussa Belta. Secondo i media locali i circa 2 mila migranti al confine sono in maggioranza curdi e nel gruppo ci sono molti bambini.
Germania: “Dobbiamo aiutare Varsavia”
La Germania esorta l’Unione europea ad “agire” e aiutare a fermare il flusso di migranti che attraversano illegalmente la Polonia dalla Bielorussia.
“La Polonia o la Germania non possono farcela da sole”, ha detto al quotidiano ‘Bild’ il ministro degli Interni ad interim Horst Seehofer, esortando l’Ue a “restare unita”. “Dobbiamo aiutare il governo polacco a proteggere il loro confine esterno. Questo sarebbe effettivamente il compito della Commissione europea. Ora li invito ad agire”, ha affermato. 
Le ultime 24 ore di tensione
Nella giornata di lunedì i soldati polacchi hanno respinto un primo “attacco” dei migranti, per lo più giovani uomini di origine africana e mediorientale, fa sapere la Difesa polacca, secondo la quale almeno un militare bielorusso era a fianco dei richiedenti asilo che hanno cercato di varcare la barriera di filo spinato costruita al confine dalle autorità di Varsavia. 
“Cercheranno di entrare in Polonia in massa”, ha scritto su Twitter il portavoce dei servizi di sicurezza polacchi, Stanislaw Zaryn, che ha pubblicato un video che mostra un vasto gruppo di migranti che cammina sull’autostrada tra le due nazioni, ora chiusa al traffico. “E’ un altro esempio dell’attività ostile del regime bielorusso contro la Polonia, “ha aggiunto Zaryn.
Le autorità di frontiera bielorusse hanno avvertito su Telegram che “un grande gruppo di rifugiati, che portano con loro i loro effetti personali, si sta spostando verso il confine polacco lungo un’autostrada”.
“La Bielorussia sta assumendo le misure necessarie per assicurare la continuita’ operativa dei canali di comunicazione interstatali, cosi’ come la sicurezza delle persone che si stanno spostando lungo l’autostrada”, prosegue il comunicato, secondo il quale “l’indifferenza e l’attitudine inumana delle autorita’ polacche hanno causato questa disperata mossa dei rifiugiati”.
Vilnius sta a sua volta aumentando il dispiegamento di militari alla frontiera con la Bielorussia. Il ministro dell’Interno lituano, Agne Bilotaite, ha chiesto che venga dichiarato lo stato di emergenza. Il governo lettone ha parlato di situazione “allarmante”.
“La Bielorussia vuole causare un grave incidente, preferibilmente con spari e vittime”, ha dichiarato alla radio il vice ministro degli Esteri, Piotr Wawrzyk, “stanno preparando un’enorme provocazione vicino Kuznica Bialostocka, dove ci sarà un tentativo di attraversamento di massa del confine”.
L’uso dei lacrimogeni
Le forze armate polacche hanno sparato gas lacrimogeni sui migranti che stanno cercando di aprirsi un varco con vanghe e cesoie nella barriera di filo spinato costruita da Varsavia alla frontiera con la Bieloriussia. Lo riferisce l’agenzia russa Ria Novosti, secondo la quale la barriera ha già ceduto in più punti.
Per quanto il Cremlino appoggi Minsk nello scontro con Varsavia, i media russi rimangono le uniche fonti terze sulle quali ci si puo’ appoggiare per seguire l’evolversi della situazione.
La Polonia ha infatti proibito ai giornalisti di accedere alla frontiera e le uniche informazioni giungono dal governo. Dal lato bielorusso del confine sono invece presenti i corrispondenti delle principali agenzie stampa russe.
Secondo Ria Novosti, i migranti stanno cercando di superare la recinzione con bastoni e tronchi e, in alcuni casi, hanno lanciato pietre contro le guardie di frontiera. 
La posizione della Ue
L’Unione Europea ha accusato la Bielorussia di incoraggiare flussi di immigrazione illegale verso l’Unione Europea come forma di rappresaglia ibrida in risposta alle sanzioni di Bruxelles. Svetlana Thikanovskaya, leader dell’opposizione bielorussa in esilio a Vilnius, ha esortato l’Ue e l’Onu a rispondere in modo risoluto.
“Dalle informazioni a nostra disposizione ci sono centinaia di persone al confine tra Bielorussia e Polonia. Nelle ultime settimane le autorità polacche hanno riportato migliaia di tentativi di attraversamento ogni settimana”. Lo ha dichiarato un portavoce della Commissione europea.
“Si tratta della continuazione del disperato tentativo del regime di Lukashenko di usare le persone per destabilizzare l’Ue. Noi rigettiamo ogni tentativo di strumentalizzare l’immigrazione per obiettivi politici”, ha aggiunto il portavoce.

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