C’è da mettersi le mani nei capelli: “Per l’Onu e l’Interpol è considerato uno dei principali trafficanti di esseri umani in Libia e sembra pure coinvolto con il suo clan nel contrabbando di petrolio anche con famiglie mafiose maltesi e del nostro Paese.
Ora una nuova inchiesta del quotidiano dei vescovi italiani Avvenire ci rivela che Abdurahman Al Milad, più famoso come Bija, sceglie ed addestra tranquillamente i nuovi ufficiali della cosiddetta Guardia Costiera libica. E questo avviene con i soldi forniti dal nostro governo.”
Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.
“Una situazione imbarazzante ed inaccettabile – prosegue l’esponente dell’opposizione di sinistra – su cui i ministeri dell’Interno e della Difesa come Palazzo Chigi non possono continuare a fare finta di niente. Continueremo ad insistere perché si affermi il rispetto del diritto internazionale e della legalità, presenteremo una nuova interrogazione parlamentare al governo italiano, nonostante – conclude Fratoianni – il silenzio e l’indifferenza dell’esecutivo e della sua maggioranza su questa vicenda scandalosa”