Il capo medico dell'Inghilterra ne è convinto: "Abbiamo ancora mesi duri da vivere a causa della pandemia"
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Il capo medico dell'Inghilterra ne è convinto: "Abbiamo ancora mesi duri da vivere a causa della pandemia"

Jonathan Van-Tam, deputy chief medical officer dell'Inghilterra sul Covid: "Dipenderà soprattutto da tutta una serie di comportamenti personali della gente. Sarà un Natale potenzialmente problematico".

Jonathan Van-Tam, deputy chief medical officer dell'Inghilterra
Jonathan Van-Tam, deputy chief medical officer dell'Inghilterra
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3 Novembre 2021 - 13.24


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Il boom di casi in tutta Europa, e in Inghilterra, sta lasciando presagire che la pandemia alimentata da Covid non è finita, nel mondo e tanto meno nel Regno Unito, pensarlo è un’illusione.
E’ il monito lanciato oggi ai sudditi di Sua Maestà dal professor Jonathan Van-Tam, deputy chief medical officer dell’Inghilterra, il quale – in un filo diretto con spettatori della Bbc – è tornato a rimarcare l’efficacia dei vaccini nel contenimento di contagi gravi, dei ricoveri o dei decessi; ma ha parlato comunque di un numero di casi preoccupante sull’isola (ieri 33.865, seppure in parziale calo) mentre si è ancora “nella stagione autunnale”.
E ha evocato altri possibili “mesi duri” durante l’inverno.
Van-Tam ha osservato come il Regno abbia al momento una percentuale di contagi superiore alla media di molti altri Paesi europei e ha lamentato l’atteggiamento generale dell’opinione pubblica britannica, notando che molti connazionali si comportano sbagliando “come se la pandemia fosse passata”. La sua “personale previsione”, invece, è quella secondo cui davanti a noi ci sono ancora “alcuni mesi duri” e un periodo di Natale “potenzialmente problematico”.
Dipenderà anche da tutta “una serie di comportamenti personali” della gente, ha insistito l’accademico e consulente governativo di spicco, invitando gli ascoltatori a conservare un margine di buonsenso e di cautela; ma soprattutto incoraggiando gli ultracinquantenni e i vulnerabili a non esitare nel farsi somministrare la terza dose “booster” del vaccino anti Covid offerta in questa fase e a farsi vaccinare pure contro l’influenza ordinaria.

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