Eitan, la famiglia materna non si arrende: "Faremo ricorso, non tornerà in Italia"
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Eitan, la famiglia materna non si arrende: "Faremo ricorso, non tornerà in Italia"

La famiglia contesta la decisione della giudice Iris Ilutovich Segal del Tribunale della famiglia di Tel Aviv che ha stabilito che il bambino ritorni in Italia

Eitan con i genitori
Eitan con i genitori
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25 Ottobre 2021 - 14.52


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La famiglia materna di Eitan Biran, il bambino unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone, non ha intenzione di darsi per vinta: “Siamo determinati a continuare la battaglia in ogni modo possibile nell’interesse di Eitan, il suo benessere e il diritto a crescere in Israele come i suoi genitori si auguravano”, hanno spiegato tramite i legali.
Questa mattina la giudice del tribunale della famiglia di Tel Aviv ha stabilito che il piccolo deve tornare in Italia, dove ha la sua residenza abituale. 
“Il Tribunale non ha accolto la tesi del nonno che Israele è il luogo normale di vita del minore nè la tesi che abbia due luoghi di abitazione”, così scrive la giudice Iris Ilutovich Segal nella sentenza in cui impone il rientro in Italia accogliendo il ricorso di Aya Biran, zia paterna del piccolo e affidataria legale.
Eitan era stato portato in Israele, senza permesso, dal nonno materno, Shmuel Peleg, al momento indagato in Italia per sequestro di persona. Lo aveva prelevato a Pavia da casa della zia Aya Biran, che si è rivolta al Tribunale della famiglia di Tel Aviv per il “rientro immediato” in Italia in base alla Convenzione dell’Aja. La sentenza della giudice è giunta a circa due settimane dalla fine delle udienze in Tribunale a Tel Aviv.La famiglia contesta la decisione della giudice Iris Ilutovich Segal del Tribunale della famiglia di Tel Aviv che ha stabilito che il bambino ritorni in Italia 

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