Trovare una soluzione, meglio che sia quella di due stati: Israele come Stato democratico ebraico accanto a uno Stato palestinese vitale, sovrano e democratico. E molto sta nelle mani di Biden.
Il cambio di rotta del presidente degli Stati Uniti rispetto alla questione palestinese “è un fatto molto positivo. Purtroppo abbiamo avuto rapporti turbolenti con l’amministrazione Trump. Cerchiamo di accogliere l’arrivo di Biden come il modo per trovare la via giusta per la pace e il dialogo tra le parti, anche se l’amministrazione americana si muove lentamente verso questo obiettivo. Cerchiamo di accelerare, capendo benissimo che gli Stati Uniti hanno una forte influenza su Israele, e quindi hanno un ruolo fondamentale nella pace mondiale, soprattutto in Medio Oriente tra noi e Israele”.
È la risposta che l’ambasciatrice della Palestina in Italia, Abeer Odeh, ha dato questa mattina, rispetto al cambio di posizione espresso dal presidente Usa sul ruolo della Palestina e sulla possibilità di una pace più stabile.
Nei giorni scorsi, infatti, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha confermato che per porre fine al conflitto israelo-palestinese gli Stati Uniti vedono di buon occhio la possibilità di avere due Stati. Un cambio di rotta rispetto a quanto fatto da Trump che aveva riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele.
L’ambasciatrice è stata ospite questa mattina presso il Comune di Montesilvano, accolta dal sindaco Ottavio De Martinis, la Giunta e i consiglieri comunali, nell’ambito dell’iniziativa legata alla rete delle “Città del dialogo”.
Nella sala consiliare del Comune, Odeh ha avuto modo di incontrare anche i dirigenti scolastici.
“Nelle nostre visite a Montesilvano in altre città abruzzesi – ha detto – parleremo di pace e di come sviluppare rapporti bilaterali per aiutarci a stabilire una pace giusta e duratura nel Medio Oriente”.
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