In Israele inizia una guerriglia interna al parlamento tra maggioranza e opposizione.
Un aspro attacco alla politica intrapresa da Naftali Bennett – sia nella lotta alla pandemia di Covid sia nell’impegno contro il nucleare iraniano – è stato lanciato oggi alla Knesset dal leader della opposizione nazionalista Benyamin Netanyahu.
In entrambi i casi Netanyahu ha visto una ‘”acquiescenza” dannosa e pericolosa da parte dell’attuale premier.
Sulla lotta al Covid Netanyahu ha sostenuto che l’attuale governo si è mosso in ritardo per affrontare la quarta ondata e di conseguenza nel Paese si sono registrate “1321 morti superflue, lutti che potevano essere risparmiati.
Oggi – ha detto – dò voce al grido di dolore delle loro famiglie”. Nei mesi passati, ha incalzato, Israele era considerato un Paese modello nella lotta al Covid mentre adesso “ha perduto molte posizioni”.
Netanyahu ha poi rimproverato il suo successore per non aver detto “a gran voce” all’Onu che Israele “si oppone strenuamente ad una riedizione degli accordi internazionali sul nucleare iraniano”, anche a costo di dissentire dagli Usa.
Sotto la guida di Bennett, ha concluso, “Israele è divenuto un Paese sconfitto e remissivo”. Pertanto il Likud farà tutto il possibile per abbattere il suo governo.
Netanyahu attacca Bennett: "Incapace a misurarsi con Covid ed Iran"
L'ex premier attacca il successore: "Nel Paese si sono registrate 1321 morti superflue, lutti che potevano essere risparmiati"
globalist Modifica articolo
4 Ottobre 2021 - 17.53
ATF
Native
Articoli correlati