I talebani bloccano l'esodo degli afghani che vogliono raggiungere il Pakistan
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I talebani bloccano l'esodo degli afghani che vogliono raggiungere il Pakistan

ll mullah Haqyar.: "Ogni giorno, dalle 8.000 alle 9.000 persone cercano di attraversare il confine senza avere i documenti, quindi vengono respinte"

Crisi umanitaria in Afghanistan
Crisi umanitaria in Afghanistan
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30 Settembre 2021 - 17.07


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In Afghanistan si sta concretizzando lo scenario peggiore fin qui ipotizzato dopo la presa del potere da parte dei talebani.
Nel Sud dell’Afghanistan migliaia di persone cercano ogni giorno di fuggire dalla povertà e dalla crisi umanitaria, riparando nel vicino il Pakistan, ma il nuovo governo dei talebani impedisce loro di attraversare il confine, invitandoli a rimanere e a ricostruire il Paese. “Ogni giorno, dalle 8.000 alle 9.000 persone cercano di attraversare il confine senza avere i documenti, quindi vengono respinte”, ha detto alla France presse uno dei funzionari talebani al confine, il mullah Haqyar.
Nelle ultime settimane Zakariullah, 25 anni, ha cercato di raggiungere il villaggio pachistano di Chaman, a poche centinaia di metri oltre la frontiera, “cinque o sei volte”. Ogni volta è stato respinto dalle guardie di frontiera talebane: “Ci hanno detto che fanno entrare solo persone della regione o quelli fanno il viaggio di ritorno” come i commercianti, ha raccontato alla France presse. A quanti cercano di raggiungere il Pakistan i talebani dicono “‘Questo è il tuo paese, non devi lasciarlo'”, ha raccontato Rahmadin Wardak, 25 anni, che vende frutta nelle vicinanze.
“L’emirato islamico chiede alle famiglie di non lasciare il Paese, perché così facendo non rispettano la cultura afgana”, ha confermato il mullah Noor Mohammad Saeed, uno dei funzionari talebani della provincia di Kandahar.
Dopo la presa di potere dei talebani, il 15 agosto scorso, molti afgani hanno perso il lavoro e, secondo le Nazioni Unite, un terzo della popolazione rischia la fame. “Qui non c’è più lavoro”, ha detto Zakariullah, che faceva l’agricoltore nella provincia di Kabul, a 600 chilometri di distanza, e che una volta raggiunto il Pakistan vorrebbe far arrivare anche la sua famiglia, rimasta a Kabul.
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