Il grido del giornalista afgano: "Se raccontiamo ciò che fanno i talebani rischiamo la vita"
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Il grido del giornalista afgano: "Se raccontiamo ciò che fanno i talebani rischiamo la vita"

Un cronista dell'emittente Tolo News: "Ci cercano, casa per casa: finiremo in carcere o uccisi per mano dei Talebani."

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9 Settembre 2021 - 19.42


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Fine della  libertà e inizio di una oppressione fondamentalista e nemica di ogni cosa che non sia la cieca obbedienza agli ordini degli islamisti al potere.
“Rischiamo la vita se raccontiamo quel che fanno i Talebani”, dice un giornalista dell’emittente afghana Tolo News, che racconta di essere costretto a nascondersi dopo che i Talebani gli sono piombati in casa minacciando lui e la sua famiglia: “Raccontare l’Afghanistan è diventata una missione impossibile, noi proviamo a farlo ogni giorno ma qui si respira un clima di terrore: Nessuno è al sicuro e si ha la sensazione di essere stati lasciati a morire”.  E soprattutto non sono al sicuro i giornalisti. “Ci cercano, casa per casa: finiremo in carcere o uccisi per mano dei Talebani.”
“Tutti – racconta – hanno lasciato l’Afghanistan, dalle organizzazioni umanitarie alle rappresentanze diplomatiche dei Paesi stranieri, e tutti hanno lasciato qualcuno indietro”. 
A Kabul “è tutto diverso: le persone hanno paura, hanno perso la serenità, nessuno si sente al sicuro, e tutti sono titubanti rispetto al proprio futuro che adesso è difficile vedere. In più il prezzo di ogni cosa è aumentato, il cibo costa di più e le persone non possono nemmeno più indossare abiti occidentali”.
“Abbiamo perso ogni speranza e credo che chiunque sia rimasto qui al momento abbia davvero poche possibilità: forse lasciare l’Afghanistan è la cosa migliore per chiunque voglia un futuro”, conclude il cronista.

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