Il governo greco ha iniziato a dispiegare unità di polizia nelle principali isole turistiche per rafforzare i controlli sul rispetto dei protocolli sanitari per arginare la diffusione del Covid-19.
“Mentre gli hotel e i locali a conduzione familiare stanno applicando diligentemente i protocolli, c’è più congestione di quanto vorremmo vedere nei bar, soprattutto da parte dei più giovani … quindi stiamo cercando di garantire che venga mantenuto un certo equilibrio”, ha detto al Guardian il ministro del Turismo greco, Haris Theoharis.
Così nella sola isola di Mykonos sono stati inviati 186 agenti, rispetto ai 56 dello scorso anno, e ieri altri 30 agenti hanno raggiunto Ios, supportati da funzionari della sicurezza e agenti sotto copertura.
Secondo il viceministro della protezione civile greco, Nikos Hardalias, Mykonos e Ios sarebbero “a un passo” da nuove restrizioni, e rimane preoccupante anche la situazione nelle isole di Zante, Tinos, Lefkada, Santorini, Paros e Rodi.
Non a caso, ieri le isole greche dell’Egeo meridionale sono state contrassegnate in rosso scuro sulla mappa europea per il Covid, a indicare che sono scoraggiati tutti i viaggi, tranne quelli essenziali, da e per la regione. Il gruppo di 13 isole comprende appunto Mykonos, Santorini e Rodi.
A differenza del resto d’Europa, l’industria turistica in Grecia è andata relativamente bene nelle 10 settimane dall’apertura della stagione. Il mese corso, ha precisato il ministro del Turismo, le entrate sono aumentate di “più del 400% rispetto a giugno dello scorso anno”. Il turismo rappresenta quasi il 25% del Pil greco.
Tuttavia con l’aumento del tasso di contagio, in particolare tra le persone di età compresa tra i 20 e i 30 anni, causato dalla variante Delta, all’inizio di luglio le autorità sono state costrette a imporre un coprifuoco di una settimana e a vietare la musica a Mykonos. E due giorni fa, il ministro della protezione civile, Michalis Chrisochidois, ha dichiarato che è solo questione di tempo prima che vengano imposte misure simili a Ios.
“Ora c’è però il pericolo che l’isola venga chiusa”, ha detto al rientro da una visita, riferendo di “multe” e annunciando l’invio di nuovi agenti di polizia.
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