I materassi a molle emanano radiazioni molto dannose per l’uomo e i lettini abbronzanti aiutano a prevenire il cancro ed altre gravi malattie.
Per anni Joseph Mercola, medico osteopata, dal suo quartier generale in Florida ha promosso bizzarre teorie e trattamenti medici non supportati da prove scientifiche e dunque mai autorizzati.
Il suo motto era ‘Prendi il controllo della tua salute’, e nel 2003 un suo libro divenne anche un best seller.
Intanto grazie ai social la sua fama cresceva, con un esercito di follower pronti a comprare a caro prezzo cure e prodotti di medicina alternativa che gli hanno permesso di creare un impero da oltre 100 milioni di dollari.
Poi, quando la sua stella sembrava in declino, è arrivata la grande occasione: la pandemia.
E il dottor Mercola a 67 anni si è trasformato nel re dei No Vax e nel leader indiscusso della disinformazione online sui vaccini.
A raccontare la sua storia il New York Times che, basandosi sui dati e le informazioni dell’associazione no profit Center for Countering Digital Hate, descrive Mercola e la compagna Erin Elizabeth a capo di una vera a propria organizzazione con l’obiettivo di fabbricare e divulgare su larga scala fake news.
Una macchina da guerra in grado di tradurre le più strampalate teorie in tutte le lingue, che sia lo spagnolo, il polacco o il filippino, raggiungendo ogni angolo del mondo.
E’ Mercola il ‘most wanted’ della dozzina di personalità e personaggi ambigui che da soli generano il 65% di tutti i falsi miti e delle teorie del complotto sul Covid e sui vaccini.
Tra loro anche uno dei nipoti di Jfk, Robert Kennedy Jr., terzogenito di Bob Kennedy e figura di spicco del movimento ‘free vax’, criticato soprattutto per aver sostenuto la correlazione tra vaccini e autismo.
Posizioni non dissimili da quelle divulgate dal dottor Mercola, secondo cui i vaccini ant-Covid sono un’enorme “frode medica”: non prevengono l’infezione, non garantiscono l’immunita’, non fermano la trasmissione del virus e alterano il codice genetico delle perone.
Concetti ripetuti in centinaia di interventi su decine di blog, ma soprattutto postati su Facebook, Twitter, Instagram e YouTube.
Quelle piattaforme contro cui nei giorni scorsi si e’ scagliato il presidente americano Joe Biden, spingendosi a dire che i social “uccidono le persone” permettendo che la disinformazione sui vaccini circoli al loro interno.
Del resto Mercola ha quasi due milioni di follower su Facebook, un altro milione su Twitter e centinaia di migliaia sulle altre piattaforme.
Ma finora inutili sono stati i tentativi delle autorita’ federali statunitensi di fermarlo, a parte qualche multa e alcuni risarcimenti a clienti del passato abbindolati dalle sue pratiche alternative.
“E’ una caccia alle streghe, mi attaccano solo per scopi politici”, la difesa del re dei No Vax, che lamenta come molti dei suoi contenuti vengano di fatto bloccati o accompagnati da avvertenze sui social.
Peccato che dagli ultimi dati ufficiali delle autorita’ federali risulti che il 97% degli americani ospedalizzati per aver contratto il Covid, in particolare la variante Delta, non siano vaccinati.
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