Una scelta pericoloso che lo iscrive di diritto tra i fiancheggiatori dell’ultra-destra israeliana che non vuole una pace giusta con il popolo palestinese.
Tra l’altro un giorno proverà a spiegare politicamente come da sostenitore di Putin (a suo tempo contrario ai bombardamenti Usa in Siria) sia diventato un tappetino di Trump e Netanyahu rispetto alle politiche medio-orientali.
“Ieri ho ribadito la mia firma all’impegno a spostare a Gerusalemme la capitale di Israele, come è giusto che sia e come il presidente Trump ha voluto che fosse”.
A dirlo, il leader della Lega Matteo Salvini, intervenendo questa sera alla presentazione del libro di Gennaro Sangiuliano “Reagan, il presidente che cambio’ la politica americana”.
Visto che è così ferrato sul Medio Oriente il capo della Lega avrebbe dovuto dire se i palestinesi hanno diritto ad un loro stato, con quale capitale e su quale territorio, visto che Israele ha divoragto gran parte dei territori occupeti.
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