Lettera dei Capi di Stato dell’Ue (vs Ungheria): “Il rispetto e la tolleranza sono al centro del progetto europeo”
Top

Lettera dei Capi di Stato dell’Ue (vs Ungheria): “Il rispetto e la tolleranza sono al centro del progetto europeo”

Missiva scritta dai vertici dell’Unione Europea tra cui il premier Mario Draghi: “Ci impegniamo a portare avanti questo sforzo, assicurandoci che le future generazioni europee crescano in un’atmosfera di uguaglianza e rispetto”

Bandiera arcobaleno, Bandiera Unione Europea
Bandiera arcobaleno, Bandiera Unione Europea
Preroll

globalist Modifica articolo

24 Giugno 2021 - 14.05


ATF

Sedici capi di Stato e di Governo dell’Unione europea, tra cui il presidente del Consiglio, Mario Draghi, hanno scritto una lettera ai vertici dell’Ue (presidenti di Consiglio europeo, Commissione e Consiglio Ue) per riaffermare il loro impegno per la difesa dei diritti Lgbtq.

In particolare si impegnano a “continuare a combattere la discriminazione nei confronti della comunità Lgbtq, riaffermando la nostra difesa dei loro diritti fondamentali”. Stasera la legge anti-Lgbt voluta dal governo ungherese di Orban sarà trattata al Consiglio europeo.

“Il rispetto e la tolleranza sono al centro del progetto europeo”, si legge nella missiva scritta in occasione della Giornata mondiale dell’orgoglio Lgbti. “Ci impegniamo a portare avanti questo sforzo, assicurandoci che le future generazioni europee crescano in un’atmosfera di uguaglianza e rispetto”, affermano i leader.

La lettera è stata firmata da Sebastian Kurz (Austria, che si è aggiunto in un secondo momento), Alexander De Croo (Belgio), Mette Frederiksen (Danimarca), Angela Merkel (Germania), Kaja Kallas (Estonia), Micheal Martin (Irlanda), Kyriakos Mitsotakis (Grecia), Pedro Sanchez (Spagna), Emmanuel Macron (Francia), Mario Draghi (Italia), Nicos Anastasiades (Cipro), Kriajanis Karins (Lettonia), Xavier Bettel (Lussemburgo), Robert Abela (Malta), Mark Rutte (Paesi Bassi), Sanna Marin (Finlandia) e Stefan Lofven (Svezia).

Leggi anche:  Netanyahu: la Ue mette in chiaro che chi ha ratificato lo Statuto di Roma ha l'obbligo di eseguire gli arresti

 

Native

Articoli correlati