Oxfam, che si trova attualmente a Gaza per soccorrere la popolazione, ha lanciato l’allarme chiedendo un immediato ‘cessate il fuoco’.
“Ancora una volta sono civili innocenti a pagare il prezzo altissimo del fallimento della comunità internazionale nel negoziare un immediato cessate il fuoco tra israeliani e palestinesi, affrontando le cause alla base della crisi.
La tremenda escalation di morte e violenza degli ultimi giorni avrà come prime vittime una generazione perduta di giovani e bambini palestinesi intrappolati tra le macerie di Gaza, senza diritti e senza futuro.”
Laila Barhoum, policy advisor di Oxfam a Gaza ha raccontato: ”Gli oltre 2 milioni di palestinesi che vivono confinati nella Striscia hanno sopportato il peso di tre conflitti negli ultimi 10 anni siamo stanchi e abbiamo paura. Giorno dopo giorno guardiamo le bombe cadere sulle case dove vivono e lavorano i nostri amici, familiari, colleghi, chiedendoci se saremo i prossimi. Attendendo invano una condanna della comunità internazionale su quello che sta accadendo. Quando alla fine di questa nuova escalation verrà dichiarato un cessate il fuoco, usciremo per strada e inizieremo a ricostruire dalle macerie, con la sola prospettiva di aspettare una nuova ondata di bombardamenti che distruggerà di nuovo, quanto abbiamo appena ricostruito”.
“Oxfam- si legge nel comunicato – ha lancia un appello urgente alle parti in conflitto perché rispettino il diritto internazionale umanitario e i principi di distinzione, precauzione e proporzionalità nell’uso della forza. ”
“Chiediamo alla comunità internazionale di agire per un immediato cessate il fuoco – ha concluso la nota- e risolvere le cause alla radice della nuova ondata di violenza e della perdurante violazione dei diritti umani, causata dalle politiche di sistematica oppressione e discriminazione attuate da Israele, compresa l’occupazione.”
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