Un controllo che sa di spionaggio vero e proprio quello attuato dall’Amministrazione Trump, che si era procurata i tabulati relativi alle utenze telefoniche private e professionali dei giornalisti del Washington Post incaricati di seguire le presunte ingerenze russe nelle elezioni presidenziali del 2016.
Lo riporta proprio lo stesso quotidiano.
Il Dipartimento della Giustizia ha inviato una lettera ai gironalisti Ellen Nakashima e Greg Miller, così come all’ex giornalista Adam Entous in cui li informava di aver ottenuto i tabulati relativi alle lori utenze fisse e mobili “per il periodo dal 15 aprile 2017 al 31 luglio 2017”.
Il Wp si è detto “profondamente preoccupato per questo utilizzo dei poteri del governo, nel tentativo di ottenere l’accesso alle comunicazioni dei giornalisti: il Dipartimento deve immediatamente fare luce sui motivi di questa intrusione delle attività giornalistiche, protette dal Primo Emendamento” della Costituzione.
La lettera del Dipartimento non spiega i motivi per cui erano stati acuqisiti i tabulati, ma alla fine del periodo in esame i tre giornalisti avevano scritto un articolo sui servizi segreti in cui facevano capire che Jeff Sessions, successivamente nominato Procuratore generale, aveva discusso della campagna elettorale di Trump con l’ambasciatore russo.
Argomenti: donald trump