Molti hanno guardato alla svoltra di Biden con entusiamo ma non molti in ambito di Unione europea.
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha confermato oggi la posizione dei Ventisette nel dibattito internazionale sulla sospensione dei brevetti sui vaccini anti-Covid: l’Ue è pronta a parlarne, ma aspetta proposte concrete, che ancora non sono state messe sul tavolo, e intanto insiste sulla priorità dell’aumento della produzione e distribuzione delle dosi in tutto il mondo, sottolineando che i paesi produttori devono sbloccare le esportazioni dei vaccini, come ha fatto l’Europa. La questione è stata discussa ieri sera durante la cena del vertice informale in presenza dei leader Ue, dopo il social summit di Porto, in Portogallo.
“Ieri – ha detto Michel in una dichiarazione al suo arrivo alla seconda giornata del vertice Ue, oggi a Porto – abbiamo avuto un dibattito sulla situazione del Covid-19, e in particolare su tre punti: innanzitutto stiamo facendo progressi nella produzione i vaccini e nella campagna di vaccinazione; in secondo luogo, dobbiamo restare vigili sulle varianti del virus”, e “abbiamo parlato del ‘certificato verde digitale’, e nella prossima riunione del 25 maggio il Consiglio europeo tornerà su questo tema per assicurare che si trovi un accordo” per la sua attuazione.
“Il terzo punto – ha continuato il presidente del Consiglio europeo – è quello della solidarietà internazionale” sui vaccini. “Siamo totalmente impegnati, per esempio attraverso il programma Covax” in questo sforzo di solidarietà. “Abbiamo preso la decisione di rendere possibile l’esportazione dei vaccini e incoraggiamo tutti i nostri partner a facilitare le esportazioni per fare in modo che ci siano quante più dosi possibili che possano essere distribuite nel mondo”.
Riguardo al dibattito sulla sospensione dei brevetti, “noi non pensiamo – ha sottolineato Michel – che questa nel breve termine possa essere la bacchetta magica” che risolve tutti i problemi. “Ma siamo pronti a impegnarci in questa discussione non appena delle proposte concrete saranno messe sul tavolo. Siamo tutti d’accordo sul fatto che dobbiamo fare tutto ciò che è possibile per aumentare ovunque nel mondo la produzione dei vaccini”, ha concluso.
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