Rigettare ogni possibile rigurgito estremista, che sia in Italai oppure in Germania, nel 76° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, che cade proprio oggi.
“Ricordare le vittime del nazismo è un dovere eterno”, ha dichiarato la cancelliera tedesca, Angela Merkel, in un messaggio.
“L’8 maggio del 1945 è stato un giorno di liberazione. Ha significato la fine della dittatura nazista e di quella violazione della civiltà che è stata la Shoah”, ha scritto su Twitter il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, citando la Merkel.
“Resta nostra responsabilità eterna mantenere viva la memoria di milioni di persone che hanno perso la vita durante gli anni della tirannia nazionalsocialista”, continua il messaggio.
Venerdì anche il presidente Frank-Walter Steinmeier ha messo in guardia contro l’oblio dei crimini nazisti.
“Affrontare il nazionalsocialismo e i ricordi di ingiustizia e colpevolezza non indebolisce la nostra democrazia. Al contrario, rafforza la sua resistenza e resilienza”, ha detto.
