Non si vede pace all’orizzonte tra Afghanistan e Usa: i militari statunitensi, infatti, avrebbero dovuto lasciare oggi lo stato, secondo i termini dell’accordo firmato con l’amministrazione Trump.
I talebani minacciano quindi attacchi contro gli Usa, per non aver rispettato i termini della scadenza.
“Il ritardo del ritiro delle forze di occupazione dal primo maggio è considerato una violazione dell’accordo”, scrive su twitter il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid, spiegando che a questo punto “in linea di principio”, i Mujahideen dell’Emirato Islamico avranno le mani libere per “prendere tutte le misure ritenute opportune contro le forze di occupazione”.
I Mujahideen “stanno attualmente aspettando la decisione della leadership” dell’Emirato Islamico, ha aggiunto Mujahid, che sarà presa negli “interessi supremi del popolo”.