La transgender repubblicana (e trumpiana) Jenner si candida a governatrice della California
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La transgender repubblicana (e trumpiana) Jenner si candida a governatrice della California

L'attivista transgender e star dei reality show in campo contro i democratici: si opponeva alle restrizioni Covid

Caitlyn Jenner
Caitlyn Jenner
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23 Aprile 2021 - 17.27


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Oggi è arrivata l’ufficialità della candidatura di Caitlyn Jenner, attivista transgender e star dei reality show di fede repubblicana, la quale spera di diventare governatrice della California sfidando nelle elezioni di recall il democratico Gavin Newsom. 
Jenner punta sulla sua celebrità per raccogliere consensi e voti nello stato solidamente democratico, dove i repubblicani sono riusciti a raccogliere il numero di firme necessarie, ora al vaglio della commissione elettorale, per convocare elezioni straordinarie per rimuovere il governatore Newsom.
Campione olimpionico di decathlon nel 1976, quando era Bruce, Jenner deve la sua notorietà soprattutto ai reality show del clan Kardashians, come secondo marito di Kris, sia quelli che ha fatto dopo che nel 2015 si è dichiarata una donna trans. 
Della sua possibile candidatura si parla da diverse settimane, da quando sono stati rivelati i contatti con una serie di ex collaboratori e consiglieri di Donald Trump, tra i quali Tony Fabrizio, principale stratega dell’ex presidente nelle sue campagne elettorali. 
E Steven Cheung, che ha lavorato con la comunicazione della Casa Bianca di Trump, ma anche alla campagna elettorale, vincente, di Arnorld Schwarzenegger, a cui chiaramente intende rifarsi Jenner. 
Nel 2003 l’attore di origine austriaca infatti riuscì a diventare governatore repubblicano della democratica California vincendo un’altra elezione di ‘recall’.
Per mettere insieme il suo team elettorale Jenner si è avvalsa dell’aiuto di un altro trumpiano doc, Brad Parscale, mago dei social della prima campagna di Trump e poi manager, fino ad un brutto licenziamento, della seconda. 
“Sacramento ha bisogno di un leader onesto con una chiara visione”, è lo slogan di Jenner che denuncia “il dominio del partito unico che metter la politica davanti al progresso e i gruppi di interesse prima della gente” e si scaglia contro le “tasse troppo alte”. 
Ma la carta principale che intende giocare è quella della critica al “lockdown troppo restrittivo” imposto per il Covid, ed in particolare per la chiusura delle scuole. 
“Gavison ha ordinato a voi di stare a casa, ma lui va a cena con i suoi amici lobbisti”, è l’affondo della repubblicana che, in uno stato super democratico come la California, rivendica il suo essere donna trans come garanzia delle posizioni “liberal” per quanto riguarda i temi sociali, che negli Stati Uniti sono aborto e diritti Lgbt.
“Intende fare una campagna liberal sui temi sociali e conservatrice su quelli fiscali”, concludono i suoi consiglieri sentiti da Axios che ricorda come Jenner ritirò il suo sostegno a Trump nel 2018 quando l’allora presidente cambio le direttive federali sui bagni per gli studenti transgender. 
“Certamente non ha le stesse posizioni di Trump molte cose – credo che Caitlyn parlerà a tutti, democratici e repubblicani, Trump non sarà un fattore”.

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