Nelle ultime ore l’Ucraina ha interpretato come intimidatorie le azioni russe. Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, ha accusato la Russia di “ammassare” truppe al confine del suo Paese, mentre Washington ha messo in guardia Mosca contro ogni tentativo di “intimidazione”.
“Le dimostrazioni di forza sotto forma di esercitazioni militari e possibili provocazioni lungo il confine sono una pratica consueta della Russia”, ha denunciato il presidente ucraino in una nota. Mosca “tenta di creare un’atmosfera minacciosa e di fare pressione” sull’Ucraina, ha proseguito Zelensky, chiedendo una nuova tregua sulla linea del fronte con i separatisti filo-russi.
Dal canto suo, il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, ha messo in guardia Mosca da “qualsiasi atto aggressivo volto a intimidire o minacciare” l’Ucraina e si è detto “preoccupato” per le “recenti escalation di atti aggressivi e provocatori” da parte della Russia.