Se da una parte Israele è un esempio per la rapidità con cui sta procedendo con le somministrazioni, dall’altra dimostra l’egoismo nel non fornire magari vaccini a chi ne ha bisogno fuori dal proprio stato.
Anzi, è stato deciso che Israele vaccinerà decine di migliaia di palestinesi che sono in possesso di un permesso di lavoro nel territorio israeliano o negli insediamenti dello Stato ebraico in Cisgiordania: lo hanno confermato oggi le autorità israeliane.
“Oggi è stato approvato lo svolgimento di una campagna di vaccinazione per i lavoratori palestinesi con permessi di lavoro in Israele e nelle comunità in Giudea e Samaria (nome dato dallo stato ebraico agli insediamenti in Cisgiordania, ndr)”, ha confermato il Cogat, l’organismo del ministero della Difesa che sovrintende alle attività civili nei Territori palestinesi.